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In caso di problemi di tipo legale, i segretariati regionali possono contare sul sostegno delle esperte e degli esperti legali del centro di competenza Diritto, che assumono i casi più complessi e appoggiano le segretarie e i segretari regionali in ogni questione riguardante il diritto del lavoro e le assicurazioni sociali.

La Svizzera sta vivendo una robusta ripresa economica. La disoccupazione si colloca a livelli minimi e per molti lavoratori e lavoratrici i ritmi di lavoro sono estremamente – e pericolosamente! – serrati, ma parallelamente i prezzi crescono e sono annunciati aumenti significativi dei premi dell'assicurazione malattia. È necessario un rapido aumento dei salari, cosa peraltro ampiamente meritata. Oltre a una compensazione per il rincaro di prezzi al consumo e premi per l'assicurazione malattia, Syna chiede per tutti i lavoratori e le lavoratrici un incremento dei salari reali commisurato alla situazione economica dei singoli settori.

La legge svizzera sancisce il tuo diritto a richiedere un attestato del datore di lavoro (articolo 330a del Codice delle obbligazioni), in qualsiasi momento durante il rapporto d'impiego e fino a dieci anni dalla conclusione dello stesso. In Svizzera, questo certificato è importante per la ricerca di un nuovo impiego.

Dopo la scolarità obbligatoria, nel 2017 ho iniziato il liceo. Ma mi sono subito reso conto che non faceva per me e l'autunno stesso ho iniziato a cercare un posto di apprendistato. Sono sempre stato affascinato dalla tecnica e dalla programmazione, perciò mi sembrava ovvio orientarmi verso una formazione nell'informatica. Con il nuovo anno ho potuto iniziare uno stage nell'amministrazione di un grande istituto di formazione, con il quale in estate ho stipulato il contratto d'apprendistato. Ed eccomi qua, quattro anni più tardi, con in tasca il mio diploma di informatico!

Nella riunione straordinaria del 16 luglio, il Comitato direttivo del sindacato Syna ha nominato un nuovo Comitato esecutivo, dopo che i membri di quest'organo erano stati sollevati dal loro incarico la settimana scorsa. I nuovi membri hanno subito assunto la nuova funzione, assicurando così una transizione agevole per salvaguardare le attività correnti.

Gli oltre diecimila lavoratori edili presenti all'imponente manifestazione svoltasi oggi a Zurigo hanno ribadito senza mezzi termini la necessità di migliorare le loro condizioni di lavoro. Respingono inoltre con determinazione le richieste di smantellamento degli impresari costruttori, che pretendono che gli edili lavorino ancora più al lungo in estate, nei mesi di maggiore calura, e vogliono dettare gli orari di lavoro a loro piacimento.

secondo le informazioni diffuse dalla Società svizzera degli impresari costruttori (SSIC), le trattative con i sindacati procedono «in modo costruttivo» e la direzione delle trattative dell'associazione padronale è fiduciosa che a fine anno verrà raggiunta un'intesa per un nuovo CNM. Si tratta sicuramente di un messaggio incoraggiante e diverso rispetto allo scorso autunno, quando la SSIC minacciava un vuoto contrattuale già prima dell'avvio delle trattative. Ricordiamo che sei mesi fa la SSIC fondava la sua argomentazione su uno studio basato su un errore di fondo. Lettera aperta a tutte le imprese edili della Svizzera.

La quarta tornata di trattative del 10 giugno scorso ha toccato gli interessi dei lavoratori più anziani e la promozione mirata delle giovani leve per contrastare la sempre più eclatante penuria di lavoratori qualificati. Anche la flessibilizzazione dell'orario di lavoro è stata nuovamente oggetto di discussione.

All'odierna giornata di sciopero delle donne, Syna lancia un appello a mostrare solidarietà con le donne di tutto Paese e a scendere con loro in piazza per inviare un segnale forte contro l'ingiusta revisione dell'AVS: la fallimentare proposta di riforma non migliorerà la già precaria situazione di molte donne nella vecchiaia. Al contrario: la riforma consolida la posizione svantaggiata delle donne e assicura il finanziamento dell'AVS solo per un breve periodo.

Nel 2023 i salari minimi nel settore alberghiero e della ristorazione aumenteranno in linea con il rincaro, previsto a settembre 2022, e in termini reali fino a 40 franchi al mese secondo il livello salariale. Questo è quanto concordato dalle parti sociali del settore, che richiedono quindi al Consiglio federale la proroga dell'obbligatorietà generale sino a fine 2023.

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