Le condizioni di lavoro nel settore dell'ospitalità si stanno deteriorando a un ritmo allarmante: a causa della situazione di incertezza riguardo alla prossima stagione invernale, i datori di lavoro stanno scaricando il rischio imprenditoriale sui dipendenti, che devono temere di venire licenziati con appena una settimana di preavviso. Il sindacato Syna invita i politici e le autorità ad agire rapidamente.
Con le nuove forme di lavoro digitali, come l'Home Office, i dati privati e quelli aziendali si intrecciano sempre più spesso. A destare soprattutto preoccupazione è il trattamento di dati particolarmente sensibili. Il sindacato Syna invita i datori di lavoro a fare il loro dovere e a proteggere i dati personali dei loro dipendenti.
Lo choc iniziale è superato, ma la situazione è tutt'altro che mitigata. Syna invita i datori di lavoro a non licenziare i propri dipendenti, ma ad investire nel personale. Il momento è infatti propizio alla formazione continua!
La buona notizia è che il contratto collettivo di lavoro per l'industria alberghiera e della ristorazione svizzera (CCNL) per il momento è salvo. La cattiva notizia: c'è ancora parecchio da fare sul fronte degli stipendi!
A causa della pandemia di coronavirus i salari minimi del settore alberghiero e della ristorazione per gli anni 2020 e 2021 restano invariati ai livelli del 2019. Nel 2022 si prevede un aumento dello 0,2%. Lo hanno reso noto oggi le parti sociali che ora richiedono al Consiglio federale la proroga dell'obbligatorietà generale del CCNL sino a fine 2022.
La specialista in cure infermieristiche Karin Grossniklaus esercita la professione da oltre 30 anni. Attualmente lavora a tempo parziale in una casa di riposo del Canton Berna. Nell'intervista ci confida cosa le piace del suo lavoro – ma anche cosa deve urgentemente cambiare.
Syna continua ad adoperarsi per la tutela incondizionata della salute non solo degli edili, ma di tutti i lavoratori e le lavoratrici. Nell'edilizia la pressione dei prezzi e delle scadenze continua a crescere – nonostante o a causa del coronavirus.
Anche in tempi di coronavirus, l'approvvigionamento di derrate alimentari è buono. Ma non lo sono le condizioni di lavoro di chi se ne preoccupa. Ti sarai già chiesto: perché è ancora così?