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Che i rifugiati debbano poter lavorare, è indiscusso. Un gruppo di lavoro nazionale composto da parti sociali e autorità cantonali dovrebbe formulare raccomandazioni sulle condizioni di lavoro, ma Syna si oppone a una concezione stridente di retribuzione.

Nella giornata odierna, Roland Kessler è il 20 000° lavoratore edile ad andare in pensione anticipata a 60 anni. E oggi entra anche in vigore il nuovo Contratto collettivo di lavoro PEAN, che disciplina il pensionamento a 60 anni. Dopo intense trattative, nel 2018 gli impresari costruttori e i sindacati hanno trovato un'intesa sulle misure di risanamento che garantiranno anche in futuro il pensionamento a 60 anni.

L'Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) festeggia 100 anni. Ma cosa significa per le lavoratrici e i lavoratori? Qual è il ruolo di quest'organizzazione nella tutela delle condizioni di lavoro e dei salari? Nell'anno dell'anniversario, l'attenzione è rivolta alla digitalizzazione e alle sfide che essa pone al lavoro del futuro.

Da molto tempo esigiamo condizioni di lavoro e salari equi sui cantieri. Con la SIAC card, i relativi controlli sui nostri cantieri saranno più semplici ed efficienti. Cosa significa per i dipendenti della costruzione?

Le aziende che non rispettano le condizioni minime di lavoro danneggiano la maggior parte delle imprese che agiscono correttamente e i loro impiegati. A questo scopo le associazioni dei datori di lavoro e dei dipendenti del settore dell'edilizia principale e secondaria hanno fondato l'associazione paritetica Sistema d'informazione alleanza costruzione (SIAC), accessibile online a partire da marzo. Il SIAC rende disponibili per il settore principale della costruzione e quello dell'edilizia secondaria i dati concernenti l'applicazione del CCL su tutto il territorio nazionale. Ciò avviene in maniera centrale e conforme alla protezione dei dati.

I lavoratori più anziani che perdono l'impiego hanno spesso grosse difficoltà a trovare una nuova occupazione e rischiano sovente di esaurire le indennità sociali e di ritrovarsi esclusi dal sistema. Urgono contromisure.

Il 24 novembre la commissione della migrazione ha lanciato un invito alla sua conferenza nazionale, che non solo ha offerto nutrite informazioni sulle attività della commissione e proposto un interessante intervento dello storico Francesco Garufo, con successivo dibattito, ma è stata pure l'occasione per allacciare contatti con compatrioti di altre regioni.

Ad intervalli regolari l'elettorato svizzero deve fare i conti con iniziative ostili agli stranieri e anti-immigrazione. Anche il 25 novembre prossimo il popolo sarà chiamato a votare sulla cosiddetta iniziativa «per l'autodeterminazione». Una definizione concettualmente edulcorata, giacché non si tratta né di «giudici stranieri», né di «autodeterminazione», ma piuttosto di «autolimitazione» – anche per le lavoratrici e i lavoratori!

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